Vincere è l’unica cosa che conta … in campo … e in Cassazione!

Cosa pretendiamo da sempre dalla nostra squadra di calcio preferita? Che vinca! Sempre!

Vincere non è importante; ma è la sola cosa che conti!
(Giampiero Boniperti – testovideo)

Ne applaudiamo le vittore e la vogliamo sempre vincente, la nostra squadra. Ma se la squadra non funziona? Se la squadra non vince? Subito a pretendere la cacciata dell’allenatore con richieste tipo “Mandatelo via, qui non si vince niente” e “Quello non rende niente! Qui ce ne vuole un altro!”.
Nessun problema; meno che meno dall’art. 18; infatti, per vincere, le presidenze delle squadre ingaggiano subito il meglio, perché il profitto deve essere immediato, e massimo! Poi con le clausole varie, gli allenatori si salvano il compenso in corner. E se la squadra fosse quasi in testa al suo campionato, in zona promozione, caccereste l’allenatore? No, mai! Invece si; qualcuno è stato così lungimirante da averlo fatto, anticipando, di oltre un decennio la Cassazione!

Allora cosa ci lamentiamo se quanto si pretende per gli altri, viene applicato anche per i lavoratori? Avete voluto il partito che rottamava la dirigenza che non funzionava? Avete dato loro la maggioranza? Ha approvato il Jobs Act? Ha frantumato l’art. 18? Cos’è importante? Il profitto! Mica il lavoratore! Non ci stavate? Avete fatto ricorso in tribunale? E perché? Cosa vi ha risposto la Cassazione? Anche se il manager ha portato il resort ad anadre benissimo, quasi a gonfie vele, allora a questo punto andrà avanti da solo; e quindi cacciamo il manager, che ci costa troppo, così massimizziamo il profitto!

Quindi scende in campo la Cassazione!

Foto di Sergio D’Afflitto, CC BY-SA 3.0

E dalla Cassazione si sancisce che é lecito licenziare, senza corrispondere mensilità di indennità, per procedere ad una

“soppressione”

della posizione lavorativa se si vuole puntare ad

“una organizzazione più conveniente per un incremento del profitto”.

Ma attenzione, non è che la cosa riguarderà solo allenatori o manager, che tanto se la scampano di sicuro; una sentenza che dice che uno può essere caccciato in qualsiasi momento, per aumentare il profitto, poi si applicherà a chiunque; anche a chi ha votato il partito che ha messo in campo le leggi che potrebbero permettere di licenziarci in tronco, persino se stiamo dando il massimo per l’azienda in cui stiamo lavorando!

Ah, dimenticavo:

E se poi gli affari iniziano a prendere una brutta piega? Cosa facciamo, richiamiamo il manager? Forse …

E se la squadra, come è successo, è poi retrocessa, che facciamo, richiamiamo l’allenatore? Difficile …

E se l’azienda avrà di nuovo bisogno di quella figura lavorativa che ricoprivamo, che farà, richiamerà proprio noi? Scordatevelo!

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