Facebook traduce: Dio Charlie Gard

Dal social network che ammette persino la bestemmia è uscita una traduzione inaspettata di un messaggio dall’ospedale inglese Great Ormond Street Hospital dove si trova il piccolo Charlie Gard; dopo appelli, preghiere ed iniziative per salvarlo dal distacco del respiratore, esce anche un segno imprevisto dai sistemi di traduzione automatica di Facebook.

Ora conoscerete la vicenda del piccolo Charlie Gard ricoverato all’ospedale inglese Great Ormond Street Hospital per il quale, su Facebook, su Twitter e su Internet in generale, sono usciti numerosi appelli alla preghiera, alla firma di petizioni (fino a quella al presidente USA Trump) con inviti all’impegno attivo per impedire una azione di vera e propria eutanasia. Le vicende sono finalmente giunte all’attenzione nazionale di vari media, di molte autorità e del Papa e, in questi giorni la pagina, la pagina Facebook dell’ospedale è stata seguita molto attentamente ed è così che, quando è stato pubblicato un post dell’ospedale, si è potuto consultare anche la traduzione proposta da Facebook in italiano.

Infatti, quando ci imbattiamo in messaggi o commenti su Facebook pubblicati in lingua straniera abbiamo anche l’opzione “visualizza la traduzione” che traduce automaticamente e velocemente tutto il testo in italiano grazie alla enorme potenza dei sistemi informatici di questo social network.

Solo che in questo caso, nella traduzione, Facebook ci informa che in quell’ospedale si riferiscono:

al paziente Dio Charlie Gard

Sarà solo una pura combinazione di eventi ma in questo caso è successo che:

  1. Charlie Gard, per via della sua rara malattia, viene ricoverato proprio al Great Ormond Street Hospital and Children’s Charity
  2. Il nome del Great Ormond Street Hospital and Children’s Charity viene comunemente abbreviato in GOSH
  3. Lo staff del Great Ormond Street Hospital si riferisce in questo messaggio su Facebook al “GOSH patient Charlie Gard”
  4. Facebook propone “visualizza la traduzione”
  5. Parte la traduzione automatica e:
    • GOSH in inglese è una esclamazione di stupore (che, per intenderci, è anche quella di Pippo dei fumetti di Topolino, dove viene addirittura lasciata in lingua originale)
    • Google Traduttore tradurrebbe GOSH con “perbacco”
    • Microsoft BING lascerebbe GOSH inalterata
    • Facebook, invece di fornire l’italiano di una esclamazione, traduce con DIO
  6. Il risultato è che in quell’ospedale, per l’italiano automatico di Facebook, si riferiscono al paziente Dio Charlie Gard

Se ci rendiamo conto che chi non accetta leggi e pratiche che consentano l’eutanasia, meno che meno su un bambino; se sappiamo che innumerevoli persone pregano anche per Charlie Gard; se c’è chi vede il messaggio di Cristo provenire anche da Charlie, se notiamo che per un “errore” di traduzione, persino da Facebook esce una simile frase, forse si può anche pensare che questo non sia un caso!

 

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